I canti di Hunter
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I canti di Hunter
Inno a Cruthne
Seducente, attrattiva, capitale Divina
Cruthne è il tuo nome, ed ovunque si veda
L’imponenza nefasta della cinta Vicina
Od i flutti che’l Manawyddan non permetton conceda
Li, dove nessuno, mai avrebbe potuto
Tu, sei cresciuta, nel sangue e nel fuoco
Regina del Nord, con chi ti ha creduto
Divenuta or sei, nel tuo languido gioco.
Di Guerra e di Pace, di Morte e d’Orrore
Spettacoli ancestrali, d’incanti e potere
Difendi la gente col tuo massiccio, gran Cuore
Tu, che mai ti sottrai al tuo torbido Onere
Superiore or sei, per imponenza e terreno
Non lasci mai spazi, al nemico li giunto
Accoglici o madre nel tuo prospero seno
Per uniti rimanere, a fissar Avon defunto.
Ivi, non più vivi, in queste Terre Orgogliose
Se ci arrivi, enfatico, a ricercar le tue lotte
Se con spade impugnate, tremende ed astiose
Non puoi che poi andartene in una serie di botte.
Questa è la Cruthne che da sempre si palesa
Te che mai indietreggi, Possente e Fiera
A te va il mio verbo, nei secoli illesa
A te, ed al Vento del Nord, o nostra prode condottiera.
Ultimo e non ultimo, un grido che vale,
più di mille parole: “ Viva Cruthne e il Cinghiale “
Seducente, attrattiva, capitale Divina
Cruthne è il tuo nome, ed ovunque si veda
L’imponenza nefasta della cinta Vicina
Od i flutti che’l Manawyddan non permetton conceda
Li, dove nessuno, mai avrebbe potuto
Tu, sei cresciuta, nel sangue e nel fuoco
Regina del Nord, con chi ti ha creduto
Divenuta or sei, nel tuo languido gioco.
Di Guerra e di Pace, di Morte e d’Orrore
Spettacoli ancestrali, d’incanti e potere
Difendi la gente col tuo massiccio, gran Cuore
Tu, che mai ti sottrai al tuo torbido Onere
Superiore or sei, per imponenza e terreno
Non lasci mai spazi, al nemico li giunto
Accoglici o madre nel tuo prospero seno
Per uniti rimanere, a fissar Avon defunto.
Ivi, non più vivi, in queste Terre Orgogliose
Se ci arrivi, enfatico, a ricercar le tue lotte
Se con spade impugnate, tremende ed astiose
Non puoi che poi andartene in una serie di botte.
Questa è la Cruthne che da sempre si palesa
Te che mai indietreggi, Possente e Fiera
A te va il mio verbo, nei secoli illesa
A te, ed al Vento del Nord, o nostra prode condottiera.
Ultimo e non ultimo, un grido che vale,
più di mille parole: “ Viva Cruthne e il Cinghiale “
Neisha- Admin
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Re: I canti di Hunter
Inno a Iauralanthya,
Sacerdotessa di Brigit
I Corvi volano
Sulle teste dei nemici che in Brigantia giungono
Sui pensieri degl’indegni che paura portano
Dentro ai cuori delle genti, che i sentimenti chiudono.
Nera Luna crescente, giungi tra Noi
I Corvi narrano
Di come l’accesso ad Isurium è stato sigillato
Dalle forze di una donna, cui paur non toccano
Neppur quando gli Dèi, contro di lei, la lor mano han portato
Nera Luna Piena, sorgi con Noi
I Corvi cantano
La lotta contro il figlio della Serpe Cornova
Che con le sue spirali, in torbida stretta d’aria privano
Sotto gl’attenti e vigili occhi, del Dio dei Morti, che trapasso approva
Nera Luna, calante, non ti arrendere, non puoi.
I Corvi muoiono
Ed un vincitore è stato così decretato
Gl’eterni cicli d’astuzie e di colpi, infin si concludono
Lasciando il corpo della caparbia Sacerdotessa in terra, gelato
Nera Luna nuova, Torna in Vita da Noi
Torna da Noi, che ti ricerchiamo
Torna da Noi, che ti rispettiamo
Torna da Noi che siamo in attesa
Di veder la rivincita a tale contesa
Sacerdotessa di Brigit
I Corvi volano
Sulle teste dei nemici che in Brigantia giungono
Sui pensieri degl’indegni che paura portano
Dentro ai cuori delle genti, che i sentimenti chiudono.
Nera Luna crescente, giungi tra Noi
I Corvi narrano
Di come l’accesso ad Isurium è stato sigillato
Dalle forze di una donna, cui paur non toccano
Neppur quando gli Dèi, contro di lei, la lor mano han portato
Nera Luna Piena, sorgi con Noi
I Corvi cantano
La lotta contro il figlio della Serpe Cornova
Che con le sue spirali, in torbida stretta d’aria privano
Sotto gl’attenti e vigili occhi, del Dio dei Morti, che trapasso approva
Nera Luna, calante, non ti arrendere, non puoi.
I Corvi muoiono
Ed un vincitore è stato così decretato
Gl’eterni cicli d’astuzie e di colpi, infin si concludono
Lasciando il corpo della caparbia Sacerdotessa in terra, gelato
Nera Luna nuova, Torna in Vita da Noi
Torna da Noi, che ti ricerchiamo
Torna da Noi, che ti rispettiamo
Torna da Noi che siamo in attesa
Di veder la rivincita a tale contesa
Neisha- Admin
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Re: I canti di Hunter
Inno a Morkar
Campione di Cruthne
Sei tu il sapiente, il duro, il vero
Porti sostegno, li dove c’è bisogno
Sei tu che combatti per l’Onor sincero
Senza mai indugiar, nel tuo grande sogno.
Una testa volò, e poi in terra cadde.
Sotto gli sguardi stupiti di si tanta gente.
Un colpo tuonò, e l’inevitabile accadde.
Lasciando i nemici, in collera apparente.
Un sol grido s’innalzò, nel cielo stellato.
Una sol voce si levò, dalla stessa Rocca.
E per istanti, tiepidi, suonò come boato.
A scandirne il tempo, che il grido rintocca.
Continuando nell’incedere, fiero ed altalenato.
Con ogni suo passo, tutto ciò che tocca.
Un fremito prova, il passo stentato.
Negli sguardi della gente, e di bocca in bocca:
“ Forza Morkar, di Cruthne Sostegno “
Questo esclamavan le genti presenti.
“ Vivi Campione, hai ucciso l’indegno “
Replicaron decisi, seppur senza stenti.
A te rivolgiamo il saluto d’Onore
Sulle genti del Sud che sfidato t’hanno.
Poiché tu possa, riportare il dolore.
Tornando tra noi, ed imprimendogli il danno.
Così finisce il dir d’una, tra le tante Voci.
Che dedicar ha voluto i suoi gentil canti.
Al più grande, tra i grandi, Guerrieri Feroci.
Che da sol vale, più di cento fanti.
Campione di Cruthne
Sei tu il sapiente, il duro, il vero
Porti sostegno, li dove c’è bisogno
Sei tu che combatti per l’Onor sincero
Senza mai indugiar, nel tuo grande sogno.
Una testa volò, e poi in terra cadde.
Sotto gli sguardi stupiti di si tanta gente.
Un colpo tuonò, e l’inevitabile accadde.
Lasciando i nemici, in collera apparente.
Un sol grido s’innalzò, nel cielo stellato.
Una sol voce si levò, dalla stessa Rocca.
E per istanti, tiepidi, suonò come boato.
A scandirne il tempo, che il grido rintocca.
Continuando nell’incedere, fiero ed altalenato.
Con ogni suo passo, tutto ciò che tocca.
Un fremito prova, il passo stentato.
Negli sguardi della gente, e di bocca in bocca:
“ Forza Morkar, di Cruthne Sostegno “
Questo esclamavan le genti presenti.
“ Vivi Campione, hai ucciso l’indegno “
Replicaron decisi, seppur senza stenti.
A te rivolgiamo il saluto d’Onore
Sulle genti del Sud che sfidato t’hanno.
Poiché tu possa, riportare il dolore.
Tornando tra noi, ed imprimendogli il danno.
Così finisce il dir d’una, tra le tante Voci.
Che dedicar ha voluto i suoi gentil canti.
Al più grande, tra i grandi, Guerrieri Feroci.
Che da sol vale, più di cento fanti.
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Re: I canti di Hunter
Inno a Nemesi, la Rossa Ribelle
Inno a Phoenix, il Gigante Oscuro
Note di Gaudio e d’Amore,
da un marito al corrisposto Cuore,
vengon vergate oggi da me,
che del verbo son proprio il Re:
Rossi capelli,
Occhi di Fata,
Movimenti ribelli,
Parlantina dorata.
Dolce, bonaria,
sei te che nell’aria,
del Cruìthne Villaggio
porti un tenue miraggio,
di bellezza e candor,
che tutt’irraggia col suo splendor.
Alto, ritto
È il Bennu d’Egitto.
In Terra di Celtia egli è arrivato
ed il suo sogno ha coronato,
nell’unirsi alla focosa Rossa,
che sol attendeva una di lui mossa.
In ritardo son si arrivate,
le mie parole ivi vergate.
Ma qui lo dico e lo ripeto:
“ Andate avanti e non guardate indietro “
La vostra vita è appena iniziata
starà a voi,
da ora in poi,
compier la camminata.
Giorni felici,
giorni sinceri,
assieme ai vostri amici,
non guarderete più al Ieri.
Ma sempre al domani,
il vostro pensiero sarà,
di felici sogni sovrani,
finchè morte non vi separerà.
Inno a Phoenix, il Gigante Oscuro
Note di Gaudio e d’Amore,
da un marito al corrisposto Cuore,
vengon vergate oggi da me,
che del verbo son proprio il Re:
Rossi capelli,
Occhi di Fata,
Movimenti ribelli,
Parlantina dorata.
Dolce, bonaria,
sei te che nell’aria,
del Cruìthne Villaggio
porti un tenue miraggio,
di bellezza e candor,
che tutt’irraggia col suo splendor.
Alto, ritto
È il Bennu d’Egitto.
In Terra di Celtia egli è arrivato
ed il suo sogno ha coronato,
nell’unirsi alla focosa Rossa,
che sol attendeva una di lui mossa.
In ritardo son si arrivate,
le mie parole ivi vergate.
Ma qui lo dico e lo ripeto:
“ Andate avanti e non guardate indietro “
La vostra vita è appena iniziata
starà a voi,
da ora in poi,
compier la camminata.
Giorni felici,
giorni sinceri,
assieme ai vostri amici,
non guarderete più al Ieri.
Ma sempre al domani,
il vostro pensiero sarà,
di felici sogni sovrani,
finchè morte non vi separerà.
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Re: I canti di Hunter
Inno a Viper,
Fratello guerriero
Serpe,
che in Terra striscia,
e poi come biscia
tra erbe e prati, pungente ricade
sul gran litorale, in cerca dell’Ade.
Serpe,
al tuo nome somiglia.
Guerriero, il coraggio piglia
Tra rocce roventi sul fiume battente
che contro corrente
la morte poi trova scontrosa
in vita rischiosa
che tu hai vissuto
ma mai pienamente goduto.
Serpe,
guerriero che vale
il suo nome trionfale.
Tra steppe e prati caduto,
guerriero vissuto.
Mai più d’una volta cercato
Guerriero adorato, che hai colpi evitato.
Ma quando poi Donn ti ha richiamato
Il ponte di spade tu hai oltrepassato.
Serpe,
tornata tra i vivi
nel giorno dell’ultimo Sole
col corpo cosparso d’ulivi,
pianta benevola in virtù della Mole
che il corpo tuo reca.
In trepida attesa,
col cielo che cupo s’imbieca.
L’anima torni nella figura tesa
che il tuo corpo detiene
quasi la morte sostiene.
E’ qui che decanto le gesta d’Eroi
che un po’ come voi
nelle vostre speranze tenete
un sogno nascosto, di quiete.
Qui io mi dolgo, qui io mi scuso,
se ho dilagato senza nulla concluso.
Ma un’ultima cosa mi viene da dire
Su questo fratello poi andato a morire.
Egl’ora è tornato
e MAI indietro s’è tirato.
“ Viper dei Celti.. combatti per noi “
dicevano al Nord, frementi
“ Diventa il più grande di tutti gli Eroi “
Replico io, nel chiuder gl’eventi.
Così si conclude la storia di Guerra
che su questa Terra
amara vicenda ha portato
e l’onore del Nord, ancora rafforzato.
Fratello guerriero
Serpe,
che in Terra striscia,
e poi come biscia
tra erbe e prati, pungente ricade
sul gran litorale, in cerca dell’Ade.
Serpe,
al tuo nome somiglia.
Guerriero, il coraggio piglia
Tra rocce roventi sul fiume battente
che contro corrente
la morte poi trova scontrosa
in vita rischiosa
che tu hai vissuto
ma mai pienamente goduto.
Serpe,
guerriero che vale
il suo nome trionfale.
Tra steppe e prati caduto,
guerriero vissuto.
Mai più d’una volta cercato
Guerriero adorato, che hai colpi evitato.
Ma quando poi Donn ti ha richiamato
Il ponte di spade tu hai oltrepassato.
Serpe,
tornata tra i vivi
nel giorno dell’ultimo Sole
col corpo cosparso d’ulivi,
pianta benevola in virtù della Mole
che il corpo tuo reca.
In trepida attesa,
col cielo che cupo s’imbieca.
L’anima torni nella figura tesa
che il tuo corpo detiene
quasi la morte sostiene.
E’ qui che decanto le gesta d’Eroi
che un po’ come voi
nelle vostre speranze tenete
un sogno nascosto, di quiete.
Qui io mi dolgo, qui io mi scuso,
se ho dilagato senza nulla concluso.
Ma un’ultima cosa mi viene da dire
Su questo fratello poi andato a morire.
Egl’ora è tornato
e MAI indietro s’è tirato.
“ Viper dei Celti.. combatti per noi “
dicevano al Nord, frementi
“ Diventa il più grande di tutti gli Eroi “
Replico io, nel chiuder gl’eventi.
Così si conclude la storia di Guerra
che su questa Terra
amara vicenda ha portato
e l’onore del Nord, ancora rafforzato.
Neisha- Admin
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Re: I canti di Hunter
Nuovi Amori sono sbocciati in quel di Cruthne, e nuovi Albori porteranno con queste mie parole, gli abitanti del mio maestoso villaggio. Mi scusino gli dei se troppo Oso, ma questa loro unione, mi sembra quasi un miraggio. Per noi, per loro, per tutti quelli che vi conoscono. Per il mendicante che di porta in porta giunge a chiedere offerte e per il Righ di Cruthne che mai china la testa dinnanzi a niente, è un Grande giorno. Giorno di Gloria e di Onori per la Pittia ridente. Giorno in cui s`aprono i cuori con la Primavera giungente. E qui, sotto al mio grande faggio, osservo il panorama che la Piana, in se stessa, mi offre. Lo spirito favella di una fiaba lontana e bella, ricordante la barbara invasione di un Esercito nemico. Distrussero i nostri raccolti, bruciarono le nostre case ed uccisero molta gente assai. Ma a questi Feroci Guerrieri oppositori, io dico che non entreranno a Cruthne, nè ora e nè Mai. A questi, Lui con le sue lame, si oppose strenuamente. A questi, Lei si protese, con parole e verbo assai tagliente. Nulla potè contrastare il loro impeto e la loro unione, ed ora qui io Canto al Vento ed al Sole, la Fiaba che in Mille cicli ha fatto meditare, dal più triste garzone, al più coriaceo e Fiero Guerriero:
` Non importa dove andrai, ne quante
donne conquisterai. Non importa ciò che
sei, ma quanto in alto tu arriverai.
Lo Scricciolo questo lo sapeva, ma stanco
del suo inutile volare, decise di porre
fine alla gara per far l`Aquila meditare.
Placida sulla schiena del caparbio rapace, si posò
il piccolo uccello senza farsi notare, e dopo che
qualche ora fu passata, il richiamo dell`Aquila lo fece poi rivelare.
«Dove sei, scricciolo d`Uccello?» gridò lui che
del cielo era il Re. Al che un piccolo e sordo verbo,
si sentì da poco oltre arrivare: «Sono qui, solo un pò più in alto di Te» `
Ed è così che l`animale assai più piccolo e meno forte di un Feroce Rapace, vinse la gara con la mente e col coraggio delle proprie azioni. Furbo fino alla fine dei tempi e meditabondo quanto basta per impartir ancora altre lezioni. Della Vita non tutto è calcolabile o prevedibile. Il Fato sceglie per noi la retta via da seguire, e se questo Ciclo non è stato abbastanza Onorevole per lui: Che tutto taccia, e che arrìvino i tempi più Bui. Col nostro solito sorriso, noi abitanti di Cruthne li accoglieremo, senza che paura, codardia od ignominia alcuna, possa tenere il nostro popolo a freno.
Hunter
Apprendista Bardo di Cruthne
` Non importa dove andrai, ne quante
donne conquisterai. Non importa ciò che
sei, ma quanto in alto tu arriverai.
Lo Scricciolo questo lo sapeva, ma stanco
del suo inutile volare, decise di porre
fine alla gara per far l`Aquila meditare.
Placida sulla schiena del caparbio rapace, si posò
il piccolo uccello senza farsi notare, e dopo che
qualche ora fu passata, il richiamo dell`Aquila lo fece poi rivelare.
«Dove sei, scricciolo d`Uccello?» gridò lui che
del cielo era il Re. Al che un piccolo e sordo verbo,
si sentì da poco oltre arrivare: «Sono qui, solo un pò più in alto di Te» `
Ed è così che l`animale assai più piccolo e meno forte di un Feroce Rapace, vinse la gara con la mente e col coraggio delle proprie azioni. Furbo fino alla fine dei tempi e meditabondo quanto basta per impartir ancora altre lezioni. Della Vita non tutto è calcolabile o prevedibile. Il Fato sceglie per noi la retta via da seguire, e se questo Ciclo non è stato abbastanza Onorevole per lui: Che tutto taccia, e che arrìvino i tempi più Bui. Col nostro solito sorriso, noi abitanti di Cruthne li accoglieremo, senza che paura, codardia od ignominia alcuna, possa tenere il nostro popolo a freno.
Hunter
Apprendista Bardo di Cruthne
Neisha- Admin
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Re: I canti di Hunter
Inno all`Amore per una donna ormai lontana
Il Cuore degli uomini è così pavido ed incerto, quando da solo nell`Oscurità è stato lasciato. Solo coloro che lo hanno scoperto, sono degne di averlo amato. Con questo e con mille altri pensieri, mi Ritrovo a vergare parole sotto ad un manto di stelle. Ma di queste solo le più belle, mi dan forza per scrivere le storie di domani, d`oggi, e di ieri.
Ombre, sulla mia casa vedo, sulla mia testa e dietro le spalle. Ombre a cui il passo mai cedo, in questa Cruthne, che al crepuscolo, sembra una remota valle; ma che, all`Alba, col primo sole nascente, si muove e risorge sotto ad un cielo quanto mai splendente.
Da fuoco o da fiamme sei stata lambita. Da fuoco o da fiamme sei stata ricercata. Vivi Cruthne, che sei nostra vita, Vivi Cruthne ed accoglici nella tua fiamma tanto Amata. In questo celtico Mondo mi sei apparsa dentro, E da allora non mi hai più lasciata. Sei te che alimenti la magia di questo mio sentimento. E` grazie a te se l`ho Ricordata.
La mia amata sposa dal nome D`un fiore, potrei passar ore a cercarne un motivo, ma è proprio l`Amore che mi porto all`interno, a lasciarmi così volitivo ed assai vuoto dentro. Un solo nome ed una sola passione m`attrae.. Mauve si chiama, e non la lascerò mai. Potrei servire, combattere e perire, mille e mille volte prima di trovarti. Mille e Mille volte prima di baciarti. Con questo mio scritto, e con altri ancor più che ho fatto, ti chiedo ora e per sempre o mia non più vergine musa: Torna da me e ti chiederò per sempre scusa. Non sò qual sia il mio errore, ma se di questo si tratta, son pronto a pagar col cuore, la mia tacita malefatta.
Il Ginepro ora è in fiore, ed è tempo di betulle.. odore di rose, sulle praterie ormai brulle. La tua semplicità d`essere.. il tuo candor mi manca, e se sei di viaggiar così stanca, torna da me e ti darò il mio benessere.
Supplica d`amore, e di ricordi celestiali. Parole scritte col cuore, e non da rozzi modi bestiali. Dal Tutto e dal Niente, ho nei cicli imparato, che se alla fine non scoperto hai ciò che ti manda, resta solo la certezza di avermi il cuore strappato. Ed allora sorgerà, spontanea come l`ultimo vento, una Domanda che di Niente e di Tutto, s`avval di risposta:
*** Può bastare uno sguardo per precipitare in un abisso di turbamento?? ***
Brian
Il Cuore degli uomini è così pavido ed incerto, quando da solo nell`Oscurità è stato lasciato. Solo coloro che lo hanno scoperto, sono degne di averlo amato. Con questo e con mille altri pensieri, mi Ritrovo a vergare parole sotto ad un manto di stelle. Ma di queste solo le più belle, mi dan forza per scrivere le storie di domani, d`oggi, e di ieri.
Ombre, sulla mia casa vedo, sulla mia testa e dietro le spalle. Ombre a cui il passo mai cedo, in questa Cruthne, che al crepuscolo, sembra una remota valle; ma che, all`Alba, col primo sole nascente, si muove e risorge sotto ad un cielo quanto mai splendente.
Da fuoco o da fiamme sei stata lambita. Da fuoco o da fiamme sei stata ricercata. Vivi Cruthne, che sei nostra vita, Vivi Cruthne ed accoglici nella tua fiamma tanto Amata. In questo celtico Mondo mi sei apparsa dentro, E da allora non mi hai più lasciata. Sei te che alimenti la magia di questo mio sentimento. E` grazie a te se l`ho Ricordata.
La mia amata sposa dal nome D`un fiore, potrei passar ore a cercarne un motivo, ma è proprio l`Amore che mi porto all`interno, a lasciarmi così volitivo ed assai vuoto dentro. Un solo nome ed una sola passione m`attrae.. Mauve si chiama, e non la lascerò mai. Potrei servire, combattere e perire, mille e mille volte prima di trovarti. Mille e Mille volte prima di baciarti. Con questo mio scritto, e con altri ancor più che ho fatto, ti chiedo ora e per sempre o mia non più vergine musa: Torna da me e ti chiederò per sempre scusa. Non sò qual sia il mio errore, ma se di questo si tratta, son pronto a pagar col cuore, la mia tacita malefatta.
Il Ginepro ora è in fiore, ed è tempo di betulle.. odore di rose, sulle praterie ormai brulle. La tua semplicità d`essere.. il tuo candor mi manca, e se sei di viaggiar così stanca, torna da me e ti darò il mio benessere.
Supplica d`amore, e di ricordi celestiali. Parole scritte col cuore, e non da rozzi modi bestiali. Dal Tutto e dal Niente, ho nei cicli imparato, che se alla fine non scoperto hai ciò che ti manda, resta solo la certezza di avermi il cuore strappato. Ed allora sorgerà, spontanea come l`ultimo vento, una Domanda che di Niente e di Tutto, s`avval di risposta:
*** Può bastare uno sguardo per precipitare in un abisso di turbamento?? ***
Brian
Neisha- Admin
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Età : 35
Località : Mantova
Re: I canti di Hunter
Pensiero Leggero, Pensiero Stupendo.
Cantano i Bardi dell`alto e basso Avon
Cantano le parodie dei prodi
Cantano con le loro odi
le vicissitudini fra le aride pianure di Donn.
Per loro, che nel tempo si perdono
Nulla vale di questi attimi fuggenti,
se non il lampo del tuono
seguito dal roboante fragore che gli fa battere i denti.
L`Awen, è quello a cui aspirano
L`Awen, la loro fonte di sapere
L`Awen, dinnanzi al quale stentano
sotto all`acqua di quelle Sere Nere.
Un turbine mi spinse oltre il tempo e lo spazio,
Mi infuse saggezza in ogni languido pensiero,
Mi donò cibo, fino a sentirmi ormai sazio,
E da quel momento non fui più ciò che ero.
Bardo tra i Pitti, fra suggestione e fantasia,
Dagda riconobbi, dopo semplici versi,
Mi toccò con l`Arpa e mi indicò poi la Via.
Alzai infine il guardo... I cieli erano Tersi.
E fui finalmente a Casa...
Hunter di Cruthne
Nuova Voce del Nord
Cantano i Bardi dell`alto e basso Avon
Cantano le parodie dei prodi
Cantano con le loro odi
le vicissitudini fra le aride pianure di Donn.
Per loro, che nel tempo si perdono
Nulla vale di questi attimi fuggenti,
se non il lampo del tuono
seguito dal roboante fragore che gli fa battere i denti.
L`Awen, è quello a cui aspirano
L`Awen, la loro fonte di sapere
L`Awen, dinnanzi al quale stentano
sotto all`acqua di quelle Sere Nere.
Un turbine mi spinse oltre il tempo e lo spazio,
Mi infuse saggezza in ogni languido pensiero,
Mi donò cibo, fino a sentirmi ormai sazio,
E da quel momento non fui più ciò che ero.
Bardo tra i Pitti, fra suggestione e fantasia,
Dagda riconobbi, dopo semplici versi,
Mi toccò con l`Arpa e mi indicò poi la Via.
Alzai infine il guardo... I cieli erano Tersi.
E fui finalmente a Casa...
Hunter di Cruthne
Nuova Voce del Nord
Neisha- Admin
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Località : Mantova
Re: I canti di Hunter
Ode al Vento, saccente ed immaturo
Il fuoco viene spento e l`acqua vien spazzata
la Terra freme nel suo cuore duro
il ferro vien sciolto e la lama vien spezzata.
E poi si alza felice nei cuori
con i suoi odori i rimpianti e le brezze
le felici carezze che nel tempo volan via,
mia la fame che alla fine si spense.
Torno per la Pittia
Torno per la Gloria
Come se di vittoria si accese un bagliore
ch`è di Forza o Furore, selvaggia spina.
Lima la lama, e rinforza il tuo cuore.
Che nel suo odore la forza mi vien via.
Ultimo canto, ultima gioia
Ultima noia, ultimo vanto.
Mai più parole verrano perdute
sia taciute, sia versate
sia legate, sia piaciute.
Addio al Gorsedd Vita mia e mio rimpianto
Questo! il mio ultimo Canto.
Hunter dei Nemesis
Fiera Voce di Cruthne
Il fuoco viene spento e l`acqua vien spazzata
la Terra freme nel suo cuore duro
il ferro vien sciolto e la lama vien spezzata.
E poi si alza felice nei cuori
con i suoi odori i rimpianti e le brezze
le felici carezze che nel tempo volan via,
mia la fame che alla fine si spense.
Torno per la Pittia
Torno per la Gloria
Come se di vittoria si accese un bagliore
ch`è di Forza o Furore, selvaggia spina.
Lima la lama, e rinforza il tuo cuore.
Che nel suo odore la forza mi vien via.
Ultimo canto, ultima gioia
Ultima noia, ultimo vanto.
Mai più parole verrano perdute
sia taciute, sia versate
sia legate, sia piaciute.
Addio al Gorsedd Vita mia e mio rimpianto
Questo! il mio ultimo Canto.
Hunter dei Nemesis
Fiera Voce di Cruthne
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